La psicoterapia non è solo la cura di una sofferenza psicologica, ma significa darsi una nuova opportunità. In qualsiasi momento della tua vita, può esserti utile. Un’occasione per crescere, risolvendo e mettendo da parte problemi e ansie. Senza per questo rinunciare a vivere, ogni giorno di più.
E non si tratta soltanto di quelle classiche scene da psicoanalisi da lettino (hai presente i film di Woody Allen?), ovvero sedute di analisi infinite e interminabili. No, a volte può bastare un semplice colloquio per riuscire a schiarirti le idee, per trovare nuova luce e dare vigore al tuo futuro. Senza nulla togliere alla psicoanalisi, ci sono tante modalità con cui la psicoterapia (e la psicologia) può aiutarti.
Qualsiasi prestazione professionale ha come scopo il raggiungimento del benessere psicofisico. Che tu ti rivolga a uno psicologo o a uno psicoterapeuta, è quello lo scopo. Quella profonda sensazione di serenità che da molto tempo cerchi, e che non hai ancora trovato. O anche quella soluzione a un tuo problema personale, che da troppo tempo stai andando cercando. Ecco cos’è la psicoterapia, è una ricerca di ciò che hai perso.
In qualunque modo tu possa intenderlo.
D’altronde, il tuo unico pensiero è quello di stare bene, o no? Ed è proprio questo che spinge, in genere, a chiedere aiuto a uno psicoterapeuta o a uno psicologo. Puoi semplicemente avere una situazione di stress, o soltanto avere la necessità di una sola seduta di sostegno. L’obiettivo è sempre quello di rimetterti lungo la giusta strada.
Mi piace pensare alla psicoterapia come a una vecchia stradina di montagna. Hai presente quelle “trazzere”, non asfaltate, piene di sassi e cespugli? Bé, ecco, qualsiasi tipo di sentiero, se non curato, prima o poi viene sopraffatto dai cespugli, dalle piante selvagge, si formano crepe e burroni. Al punto che, delle volte, si perde perfino l’orientamento: non si capisce più qual era il sentiero che si stava seguendo. E per i più svariati motivi.
In un certo senso la psicoterapia, in qualunque modo tu la possa intendere (breve, tradizionale, autogena, onirica, analitica…) equivale al prendersi cura di quel sentiero di montagna (che in fondo è la tua vita, non credi?). Potare i cespugli, inserire dei cartelli che possano permetterti di orientarti e non perderti.
Per riprendere Schultz, creatore del training autogeno, il lavoro dello psicologo e psicoterapeuta è paragonabile a un giardiniere. Che c’entra, ti starai chiedendo. Eppure, se ci pensi bene, è un po’ la stessa cosa. Il giardiniere pota le piante, per permettere alle stesse di crescere meglio e più rigogliose di prima. Magari all’interno di un giardino rinato. Lo stesso fa uno psicoterapeuta e uno psicologo: elimina dalla mente tutto ciò che è di ostacolo a una tua crescita felice. Ostacoli magari temporanei, o stabili, che tu puoi incontrare lungo quello stesso sentiero di cui ti accennavo prima.
Capita, infatti, che delle volte ci si perde. Vuoi per un lutto, per una relazione amorosa finita male, o anche per qualcos’altro di più grave, come una storia personale piuttosto complicata. In tutti questi casi, non rimane altro da fare che prendersi cura di quella stradina di montagna, rischiarare l’orizzonte e riprendere il cammino interrotto. Ognuno col proprio passo, ognuno con la propria valigia, ognuno sulla propria strada. In fondo, la soluzione è già dentro di te: non ti rimane da fare che cercarla.