Psicoterapia psicodinamica: alla ricerca di una definizione
La psicoterapia, in termini generali, può essere definita come un percorso personale e interpersonale, consapevole e pianificato. Attraverso questo percorso, all’interno di una relazione duale paziente-terapeuta, si perseguiranno specifici obiettivi. Questi ultimi saranno volti a modificare situazioni di sofferenza e di disagio, per mezzo di strumenti psicologici, verbali e non verbali.
Quando si parla di psicoterapia psicodinamica, invece, si fa riferimento a una specifica modalità con cui può essere intrapreso questo viaggio alla scoperta di sé. Quest’ultimo, infatti, avverrà attraverso una precisa analisi del proprio passato e del proprio presente, del mondo interno e di quello relazionale esterno, nonché con una graduale e progressiva scoperta integrativa di diverse parti di sé. È dalla combinazione di questi elementi, d’altronde, che si generano i disturbi e i disagi emotivi del presente.
L’obiettivo finale sarà dunque di consentire al paziente il recupero della propria autenticità e completezza interiore, mettendo da parte conflitti interni e sofferenze.
La psicoterapia psicodinamica, ovvero, si presenta come un viaggio di autoriflessione, autoanalisi e autorealizzazione. È volta, cioè, a restituire al paziente un’esistenza libera da conflitti interni e disturbi psichici disadattivi. O, semplicemente, permette di dare un senso a una sofferenza che, almeno apparentemente, sembra illogica. Ed è proprio nella ricerca di quel senso che si genererà il processo di guarigione da un qualsiasi disagio interiore. Che sia un disturbo emotivo, un disturbo ansioso, psicosomatico o un problema psicologico di altro tipo.
Particolarità del viaggio psicodinamico
Quanto detto, seppur stringato e riassunto ai minimi termini, potrebbe bastare per comprendere cosa è e cosa non è la psicoterapia psicodinamica. E ciò nonostante non sia stato riportato alcun elemento descrittivo fattivo, che sarebbe oltretutto impossibile riportare in termini teorici. Tento di spiegarmi meglio…
Ogni psicoterapia è diversa da un’altra, in quanto ogni esistenza è diversa da quella di qualsiasi altra persona. Uno stesso disturbo, di conseguenza, in diverse persone, non sarà mai uguale a se stesso. Ogni persona lo vivrà in maniera differente, e per questo dovrà essere aiutata a superarlo in maniera assolutamente personale. Ecco perché parlare di psicoterapia soltanto in termini generali non è poi così facile.
La psicoterapia psicodinamica è qualcosa di personale, è un viaggio alla scoperta di sé stessi e delle cause del proprio malessere. Può essere lunga, a volte breve, a volte insufficiente, altre volte sufficiente. È il paziente, assieme al terapeuta, che definiscono ciò che è e, al contempo, non è psicoterapia. Non è una definizione teorica che ne delinea i contorni, ma ciò che il paziente stesso vive all’interno della relazione terapeutica.

E quindi, di che cosa stiamo parlando?
Potrei parlare di transfert, controtransfert, difese, resistenze, Freud, ma sono sicuro che annoierei. Anche perché basta una semplice ricerca su internet per poter trovare migliaia di pagine che già ne parlano. In questo modo, peraltro, darei una definizione teorica perfetta di psicoterapia psicodinamica, ma fatta di sola teoria e riferimenti bibliografici.
Rischierei, oltretutto, di ridurre il tutto a delle semplici nozioni teoriche, a qualcosa di astratto e intangibile. Nulla è, invece, più concreto del disagio interiore, della depressione, della tristezza cronica, dell’ansia. Della paura che attanaglia all’improvviso, del timore di impazzire, del desiderio irrazionale di non mangiare, o di un trauma che si ripresenta continuamente. O, ancora, del senso di costrizione che ti porta a controllare ossessivamente se il gas è chiuso, o a pensare a un determinato evento.Cosa c’è di più pratico e chiaro di rivivere una relazione all’interno di un setting terapeutico? Di rivedere una perdita, un evento traumatico, con occhi e prospettive diverse? O rivivere un lutto non come una perdita, ma come una conquista?
Se hai vissuto uno qualsiasi di questi eventi, sai che nulla è più concreto della sofferenza. Ricercarne il senso, è il motivo del viaggio psicoterapeutico. Lo stesso che, d’altronde, ti porta a richiedere aiuto a uno psicoterapeuta.
La psicoterapia psicodinamica, oltre che di teoria, è dunque fatta di emozioni, sentimenti, sofferenza, tristezza, gioia, scoperta, curiosità. Di eventi traumatici che nel mondo reale son passati, ma che dentro di te restano come ferite aperte. La psicoterapia psicodinamica è il tentativo di rimarginare quelle ferite, di trovare una cura, di alleviarne il dolore.
Ecco cos’è la psicoterapia psicodinamica.