L’ora legale: effetti psicologici

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Puntuale come sempre anche quest’anno, a inizio primavera, è arrivata l’ora legale. Ti sei mai chiesto quali effetti psicologici ha su di te il cambio di lancette?

Mi dirai che l’ora legale non è niente di particolare: basta portare l’orologio un’ora avanti per mantenere tutto inalterato. Che vuoi che sia! Lo sai, però, che questo semplice spostamento di lancette, in alcune persone, produce importanti effetti psicofisici, a volte particolarmente rilevanti? Scopri assieme a me quali sono i negativi effetti psicologici dell’ora legale e come prevenirli. 

L’ora legale: solo un’ora in meno di sonno?

Due volte all’anno, in primavera e in autunno, miliardi di persone nel mondo cambiano l’ora. Lo spostamento di lancette viene fatto soprattutto per motivi di risparmio energetico: allungano la luce delle giornate estive e quella delle mattine d’inverno. Nel caso dell’ora legale, lo spostamento comporta portare in avanti le lancette di un’ora. Tradotto: un’ora in meno di sonno!

Il risparmio stimato grazie all’ora legale è di ben 116 milioni di euro in 7 mesi. Tuttavia, c’è chi l’ha messa in discussione e vorrebbe abolirla. Questo perché sono stati studiati gli effetti negativi che l’ora legale ha sulla salute, specie quella psicologica. E le sorprese non sono state poche. Per riassumere, almeno dal punto di vista psicosociale, si è visto che il cambio dell’ora comporta un peggioramento delle relazioni e della salute nel breve e (parzialmente) lungo termine (Bernstein, 2015). 

Vediamo però adesso quali sono, più in particolare, gli effetti psicologici dell’ora legale e perché questi possono influenzare il nostro stato di salute

L’ora legale: perché influenza la salute

L’incidenza negativa dell’ora legale sulla salute e sulle relazioni sociali ha una spiegazione: i ritmi circadiani. Con ritmo circadiano si intende l’alternanza, nelle 24 ore, della veglia col sonno, cioè il nostro “orologio biologico“. Il ritmo circadiano, peraltro, si regola con effetti psicologici ora legalela luce del giorno e il buio della notte. Per alcuni, il cambio di lancette ha un impatto negativo proprio sulla regolazione del ritmo circadiano, che si traduce in sofferenze fisiche e psichiche

Hai mai fatto un viaggio intercontinentale? Se lo hai provato, ti sarai sicuramente accorto che abituarti a un fuso orario del tutto differente da quello di origine, in poche ore, è piuttosto difficile. Il tuo corpo è abituato al ritmo circadiano d’origine e ci mette un po’ per abituarsi al nuovo fuso orario. In un certo senso è proprio quello che accade a chi soffre di disturbi della salute a fronte del cambiamento dell’ora legale (o solare). Fa fatica, ovvero, ad adattarsi al nuovo orario, seppur esso comporti lo spostamento in avanti (o indietro) di soli 60 minuti

Quali sono gli effetti psicofisici dell’ora legale

Le persone di cui ti ho parlato sopra, cioè coloro che soffrono la venuta dell’ora legale, accusano spesso disturbi fisici e psichici vari, quali mal di testa, sonnolenza, scarsa concentrazione, ansia o astenia. In alcune persone soggette a disturbi cardiocircolatori, si è visto che l’ora legale aumenta anche il rischio di infarti (Taylor & Hammer, 2008).

Bisogna in ogni caso dire che la maggior parte dei disturbi legati al cambiamento dell’ora, sono spesso di lieve entità, tranne che in rari casi. I disturbi e gli effetti psicologici dell’ora legale, infatti, si attenuano e tendono a scomparire con l’avanzare delleeffetti ora legale settimane, anche perché si va incontro alla primavera e all’estate. I pericoli veri e propri sussistono per chi ha delle patologie conclamate o per chi si trova a un livello borderline da queste ultime. 

Può capitare, ad esempio, che una persona già di per sé stanca e svogliata, possa cadere in depressione. Oppure si possono presentare disturbi del sonno più seri in chi, magari, già aveva difficoltà ad addormentarsi. Chi ha la pressione alta, può peggiorare la sua sintomatologia. O, infine, chi ha difese immunitarie basse, o un basso livello di resilienza, può addirittura contrarre più facilmente infezioni, virus o altri disturbi psicosomatici

Le cose peggiorano sensibilmente per chi, diversamente, ha già una patologia conclamata. I depressi e gli obesi, a tal proposito, soprattutto all’inizio del periodo “legale”, accentuano molto i loro sintomi, finché non riescono ad adattare del tutto i loro ritmi circadiani alla nuova ora sopravvenuta. 

Come contrastare gli effetti psicofisici negativi dell’ora legale

Da quando è arrivata l’ora legale, hai qualcuno dei sintomi di cui ho parlato sopra? Stai tranquillo: se non si è affetti da alcuna patologia, a mio avviso è necessario non preoccuparsi più di tanto per gli effetti che il cambio di orario può avere a livello psicofisico. Per contrastare gli eventuali e negativi effetti psicologici dell’ora legale, comunque, puoi seguire delle semplici indicazioni “naturali”. 

effetti psicologici ora legaleA livello fisico, sicuramente una buona dose di melatonina può farti bene. Ciò non significa per forza spendere soldi in integratori, ma anche fare una passeggiata in bicicletta o piedi. D’altronde, le giornate con l’ora legale si allungano: approfittane! La luce del sole e la melatonina aiutano il corpo e la mente a risvegliarsi e a favorire l’adattamento dei ritmi circadiani, riducendo lo stress. 

Contro lo stress psicofisico, inoltre, è profondamente indicata la respirazione diaframmatica, alla base del training autogeno. Qui un video breve che ti spiega come fare la respirazione diaframmatica

Il training autogeno, in ultimo, è la migliore arma che tu possa avere contro qualsiasi stress psicofisico, quindi anche contro i negativi effetti psicologici dell’ora legale. Se sai già fare training autogeno, non esitare a utilizzarlo in questi casi: può aiutarti. Se ancora non lo conosci, invece, posso aiutarti ad apprenderlo: potrà esserti utile anche per numerose altre occasioni!

Bibliografia

Bernstein, E. (2015). Dailight-Saving time is bad for your relationships, in www.wsj.com. 

Taylor, B.S., Hammer, S. (2008). Shifts to and from Daylight Saving Time and Incidence of Myocardial Infarction, N Engl J Med, 359,1966-1968.